

La crescita del PIL slovacco ha subito un brusco rallentamento all’1,3% annuo a prezzi costanti nel terzo trimestre di quest’anno, il ritmo più lento dal 2013 e uno dei peggiori in UE. Nello stesso periodo del 2018 l’economia era cresciuta del 4,6% su base annua. Mentre nei primi due trimestri 2019 il risultato era stato rispettivamente del 3,8% e 2,2%. Sebbene i consumi interni rimangano forti, favoriti dalla crescita salariale e dalla riduzione della disoccupazione, il problema è la minore domanda estera, scrive Sme, in particolare nel settore automobilistico, conseguente alla decelerazione della Germania che influenza fortemente l’andamento dell’industria slovacca. Il rischio è che la crescita rapida dei salari in Slovacchia possa essere un freno alla competitività dei produttori di componenti automobilistici, che perderebbero terreno nel confronto diretto con i concorrenti di Ungheria e Polonia, dove le retribuzioni sono meno onerose.
Secondo l’ultima previsione della Commissione europea, la crescita slovacca dovrebbe attestarsi al 2,7% quest’anno, per scendere al 2,6% l’anno prossimo. Gli analisti delle banche si aspettano un PIL al 2,5% quest’anno e 2,2% nel 2020.
(Red)
Foto edar CC0
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